Tonina Garofalo

 

 

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Dante Ricci

Evocazione e simbolismo nella pittrice Garofalo

L'atteggiamento creativo della pittrice Tonina Garofalo si distingue per una particolare "verve" emotiva, che prende quota in libere effusioni compositive e cromatiche, in cui l'elemento per così dire figurativo viene trasfigurato ai limiti di una dimensione surreale e strutturale nello stesso tempo.

La linea grafica si diffonde con eleganza e al contempo con incisività, dando vita ad "immagini" che non mirano a narrare, ma al contrario ad evocare pensieri, sentimenti, stati d'animo. Il colore che si distende in zone di massima libertà, sia a larghe campiture sia in sensibili vibrazioni, assume di conseguenza una funzione significante, nel senso che sottolinea ed indica momenti di raccoglimento per così dire ideale.

E evidente che la pittrice Garofalo ha raggiunto tale autonomia di linguaggio assimilando via via diverse esperienze dal post-impressionismo, sino alle più avanzate scoperte del costruttivismo. Ma tali conquiste possono oggi essere ascritte in una originalità stilistica che, per l'appunto, si articola in fantasiose sequenze ed espansioni.

Si può quindi affermare che la Garofalo possiede e manifesta oggi autentici mezzi espressivi che non sono tuttavia fini a se stessi, ma in funzione di inequivocabili contenuti di coscienza, che sono indice di un animo inquieto e tormentato.

Occorre tuttavia aggiungere che, proprio attraverso e nella inquadratura pittorica, tale lacerazione interiore ha modo di placarsi, liberandosi per così dire da ogni scoria accessoria e divenendo di riflesso quasi allusiva. In tal senso la pittrice Garofalo diviene, nella sua controllata poeticità simbolica, in una "dilatazione" di immagini che sono sempre significanti.

 

 

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© Tonina Garofalo 2008