L’unità dei contrari

Calabrese di nascita, Tonina Garofalo ha studiato a Roma, all’Accademia di Belle Arti, sotto la guida di grandi artisti come Gentilini e Montanarini, e fin dagli esordi si è espressa con una sua cifra stilistica personale.

La sua arte si muove tra figurazione ed astrazione, attraverso composizioni originali caratterizzate da accordi cromatici di forte impatto, armoniosi e mai stridenti.

La dinamicità inquieta del Futurismo che impronta le sue opere degli anni Settanta e la forte carica simbolista di quelle degli anni Novanta, hanno lasciato il posto, con il tempo, alla rappresentazione di una vivace inquietudine interiore, anche di tipo “mistico”, che ha portato l’artista alle realizzazioni odierne, in cui cerca di rappresentare il suo rapporto con l’aldilà attraverso composizioni che fondono materiale ed immateriale, che catturano e restituiscono la luce e ci accompagnano in un mondo altro. Nelle ultime opere realizzate questo confronto tra materiale ed immateriale è sottolineato da inserti materici e fotografici, caratteristici di diverse opere esposte.

Il titolo della mostra, L’unità dei contrari, vuole sottolineare il confronto tra coscienza e natura, fede e ragione, temi importanti, cari all’artista.

Tonina Garofalo si dedica anche alla poesia. In questo campo ha studiato con il critico e poeta Cesare Vivaldi sul versante delle parole – immagini, sempre in riferimento alla ricerca sulla luce e sul colore che impronta le sue opere.

(Cinzia Folcarelli)

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